Noisette

 

“L’ispettore Noisette e il tesoro di cortemilia” è un giallo classico, dove troviamo un investigatore vecchio stile come protagonista che si immerge in una fitta trama composta da enigmi, collaboratori, doppiogiochisti e molti colpi di scena. A far da piedistallo all’intera avventura abbiamo il paese di Cortemilia proiettato in un ipotetico 2030. La località è in pieno boom economico e tutto sembra andare bene, ma un furto rimescola le carte in gioco. A pochi giorni dalla famosa Sagra della Nocciola, festa conosciuta a livello mondiale, viene rubato un oggetto di inestimabile valore: il tesoro di Cortemilia. Una leggenda dice che se questo non presenzierà in testa alla sfilata d’apertura del primo giorno di Sagra, la fortuna abbandonerà il paese e questo cadrà in disgrazia. Riuscirà Noisette a risolvere il caso in tempo?

 

 

Tratto dal primo capitolo:

19 agosto 2030. Il cielo è terso sopra le Langhe che appaiono come un vasto tappeto ondulato. Le colline fanno da piedistallo a poderi, orti, boschi, vigneti e noccioleti. Questi diversi paesaggi sono accomunati solo dal colore delle foglie delle piante che dal verde acceso stanno incominciando a variare verso tonalità più calde. I fiumi si snodano assecondando la tortuosa forma delle valli e sembrano sinuosi serpenti cristallini. L’ispettore Jean Marc Noisette guarda tutto questo dal finestrino di un piccolo aereo. Al suo fianco siede Bastien Nut, il suo inseparabile aiutante. Vista per la prima volta la coppia può sembrare quasi comica: alto e dal volto puntuto Noisette e basso e più rotondo Nut. Basta informarsi sulla loro carriera per trasformare l’ironia in ammirazione. L’ispettor Noisette è uno degli investigatori più quotati a livello mondiale. La sua fama è accresciuta successo dopo successo. Ha iniziato lungo le vie della vecchia Parigi, poi la sua bravura l’ha portato ad occuparsi di casi a livello nazionale. Solo dopo che ebbe risolto il famoso caso passato alla cronaca come “Dieci piccoli bavaresi”, consumatosi nelle periferie di Monaco in Germania, il suo nome raggiunse livelli internazionali. Nut ha sempre affiancato il suo superiore con la più limpida lealtà. La sua ammirazione per Noisette è grande e quando lo si accusa di vivere nell’ombra del suo capo, lui risponde: «Non m’importa, perché per diventare il migliore bisogna stare vicino al migliore». Il piccolo aereo supera un’ennesima collina ed ecco apparire un’ampia cittadina che si espande seguendo la morfologia d’una verde valle. Il lago di tegole e coppi che si vede dal velivolo è protetto dai resti in pietra di un vecchio castello, mentre una torre circolare alta trenta metri troneggia all’interno delle vecchie mura di cinta. «Quella deve essere la famosa torre di Cortemilia, inspecteur» dice Nut attaccando il viso al piccolo finestrino. «Oui» sorride Noisette. «Certo che la facevo molto più grande la cittadina» continua il primo «Non capisco come mai il governo italiano abbia fatto pressioni a livello europeo per avere i suoi servigi. In fondo c’è stato solo un semplice furto». «Non farti mai ingannare dalle apparenze. Pensa che il diamante più prezioso del mondo può essere nascosto in uno scrigno non più grande di una mano» gli occhi dell’ispettore tornano a guardare il panorama «Chissà cosa si nasconde dentro a questo cofanetto incastonato nelle Langhe».

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